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Porto Foghe – raggiungibile in macchina

Porto Foghe – raggiungibile in macchina

La Spiaggia Porto Foghe di Bosa è ritagliata in un'insenatura scavata nella falesia basaltica dal percorso millenario del fiume Rio Mannu. Il paesaggio circostante è vulcanico, dai toni scuri, che precipita in improvvisi terrazzamenti naturali del terreno formati da sbalzi nelle ceneri vulcaniche. La spiaggia è poco frequentata e la costa circostante è selvaggia e forma una continua muraglia di basalto fin sotto Cuglieri, il paese più caratteristico del Montiferru. Per raggiungere la spiaggia si prende da Tresnuraghes una strada sulla sinistra, venendo da nord, che porta alla foce del Rio Mannu e quindi alla spiaggia.

Spiaggia mista

 

Museo Casa Deriu e Pinacoteche Atza e Melis


A Bosa, il Museo Casa Deriu rappresenta un polo museale che, insieme alle pinacoteche Atza e Melis ad esso collegate, assicura al turista una proficua immersione nello spaccato sociale della Sardegna ottocentesca e di primo Novecento restituendo alla collettività l'identità culturale di una terra che affonda la propria capacità artistica ed espressiva non solo nell'epoca nuragica.

Ubicato su Corso Vittorio Emanuele al civico 59, a metà strada tra la Cattedrale dell’Immacolata e piazza IV Novembre, il Museo Civico della città di Bosa è ospitato dal palazzo signorile “Casa Deriu” da cui trae il suo nome.

L'edificio, suddiviso in quattro livelli e restaurato per la prima volta a metà dell’Ottocento, consiste nell’accorpamento di più abitazioni.

Al piano terra, dove un tempo erano le cantine, sono ancora visibili le caratteristiche le basse volte a crociera e i massicci archi in trachite rossa mentre un'importante scala in pietra porta al primo piano dove sono ospitate esposizioni temporanee con tematiche legate alle tradizioni bosane.

Salendo ancora, dopo aver varcato una stretta porta ci si ritrova immersi in un’epoca passata. Al cosiddetto piano nobile dell'abitazione, difatti, è visitabile un appartamento signorile lasciato esattamente com’era nel XIX secolo e in cui l’unico tocco di “modernità” è costituito dall’impianto elettrico a vista caratterizzato dagli interruttori in ceramica.

All'ultimo piano del palazzo è osptitata, invece, una mostra permanente di Melchiorre Melis, importante pittore locale di primo Novecento la cui carriera è ripercorribile non solo attraverso numerosi quadri ma anche mediante manufatti di varia ispirazione.

La visita al museo si sposta poi dall’altra parte della strada nei locali dell'ex Biblioteca comunale, ora divenuta Pinacoteca Atza, al cui interno si trova una ricca esposizione permanente che permette di ammirare le “fantastiche” tele del pittore bosano.

Il polo museale ospita, inoltre, in alcuni periodi dell'anno, delle mostre estemporanee a carattere non permanente.

Per info sugli orari di visita e sul prezzo dei biglietti del Museo Casa Deriu e delle pinacoteche: Tel. +39.0785.377043



Necropoli di Chirisconi

 

 

La necropoli di Chirisconi si trova nei pressi della località di Suni ed è scavata in un imponente roccione di natura basaltica che domina la valle del Riu Mannu.

L'area tombale è costituita da dodici sepolture, comunemente note con il nome di Domus de Janas (Casa delle Fate).

Per raggiungere  l'area, da Suni si deve imboccare la strada per Padria, e più o meno all'altezza del km. 63, dopo una doppia curva, si potrà osservare sul lato destro il grosso spuntone di roccia con le visibili aperture delle domus de janas.

Per maggiori informazioni e per prenotare eventuali visite si consiglia di prendere contatto con la Società Tacs n.c, che gestisce l'area (email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Necropoli di Coroneddu

 

Come arrivare

Da Bosa si esce in direzione di Macomer; subito dopo si volta a destra per Modolo e, ad un ulteriore bivio, ancora a sinistra per Modolo. Dopo circa 200 metri, si noterà, a sinistra sulla sommità, la parete calcarea del margine meridionale dell'altura di Coroneddu, con la grande apertura della tomba I ben visibile dal basso. Si risale il pendio passando per i campi.

Il contesto ambientale

Il complesso è ubicato su un affioramento roccioso lungo le pendici meridionali di un'altura a dominio della valle di Modolo, nella Planargia, regione della Sardegna centro-occidentale. La necropoli comprende tre ipogei pluricellulari.

La tomba I - di difficile accesso perché rialzata di 4,50 m rispetto al piano della campagna, è costituita da un atrio e da due celle coassiali. Dall'atrio, a pianta irregolare (largh. 1,65 m; lungh. 1 m; alt. 1,50 m) e orientato a sud, si accede all’anticella attraverso un portello parzialmente danneggiato. L'ambiente, a pianta quadrangolare (largh. 2,47 m; lungh. 1,80 m; alt. 1,32 m), presenta superfici ben lavorate e soffitto piano. Al centro del pavimento è scavata una coppella circolare. (diam. cm 15, prof. cm 3) L'ingresso alla cella successiva – rialzato e con traccia del rincasso - si apre nella parete di fondo: il vano, a pianta sub-quadrangolare (largh. 2,65 m; lungh. 2,00 m; alt. 1,30 m), con soffitto concavo e irregolare, presenta ai lati due piccoli ambienti sussidiari. Il vano sulla parete destra ha pianta ellittica e irregolare (largh. 1,20 m; lungh. 0,77 m; alt. 0,76 m) e soffitto a forno; la cella sulla parete sinistra ha pianta poligonale e soffitto concavo (largh. 1,20 m; lungh. 1,95 m; alt. 0,85 m).

La tomba II è costituita da un ampio atrio orientato a S (largh. 3,17 m; lungh. 3,58 m; alt. 1,05/1,60 m), un'anticella semicircolare con pareti ben lavorate, e una cella con tre piccoli vani. La cella presenta delle decorazioni architettoniche scolpite a rilievo: il soffitto riproduce un tetto con un motivo a semicerchio al di sopra del portello, dal quale si irradiano otto travetti; le pareti laterali sono ornate da una cornice. Attraverso un portello rialzato si accede ad un vano secondario (largh. 1,60 m; prof. 1,20 m; alt. 0,97 m) a pianta quadrangolare e con soffitto piano. Sulla parete si aprono due ingressi: il primo immette in un piccolo vano a pianta sub-circolare (diam. 0,65x0,73 m; alt. 0,45 m), mentre il secondo introduce in un ambiente a pianta quadrangolare (largh. 2,27 m; lungh. 2,10 m; alt. 1,20 m) con soffitto piano.

La tomba III presenta profonde alterazioni dell'impianto originario: lo spazio della cella bilobata (largh. 2,95 m; lungh. 2,50 m; alt. 0,65 m) era in origine caratterizzato da due ambienti distinti.